Mangiare sano e praticare sport

a cura della dott.sa Maria Rosaria Licenziati
Responsabile UOS di auxologia e endocrinologia dell’età evolutiva, AORN A. Cardarelli, Napoli

Anche quest’anno, l’Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) organizza una giornata finalizzata alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità.
L’ADI è una associazione scientifica, il cui presidente è stato fino al 2007 il dott. Mario di Sapio mentre l’attuale presidente è il dott. Nicola Cecchi, che ha come finalità quella di sensibilizzare la popolazione sui rischi connessi al sovrappeso e di promuovere stili alimentari e abitudini di vita salutari.
L’obesità, la pandemia del ventunesimo secolo, ha contagiato milioni di persone in tutto il mondo. Essa costituisce, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, uno dei problemi di salute pubblica più evidenti. Tale condizione è riconosciuta come un problema di notevole rilevanza sociale per l’aumento della prevalenza, per la complessità delle cause, per la variabilità del grado di severità e soprattutto per le implicazioni che comporta sulla salute e quindi sulla qualità e sull’aspettativa di vita .
La condizione di sovrappeso e obesità riguarda il 20-30% della popolazione adulta delle nazioni più ricche. Nell’ultimo decennio, anche il numero di bambini obesi è molto aumentato tanto che l’obesità pediatrica è diventata il disturbo nutrizionale più frequente in questa fascia di età. Anche se le stime sono difficilmente confrontabili fra di loro, le cifre più recenti della International Obesità Task Force mettono in evidenza un costante e progressivo aumento dell’obesità infantile in tutti i Paesi Europei e le città del bacino del Mediterraneo mostrano un prevalenza di obesità infantile del 20-30% contro il 10-20% delle regioni del nord. In Italia, secondo i dati dell’ultimo progetto di sorveglianza finanziato dal Ministero, la prevalenza dell’eccesso di peso, secondo il metodo di Cole, in bambini di otto anni è del 35%. La regione con più alto numero di bambini obesi sembra essere la Campania (36%) mentre il numero più basso è in Valle d’Aosta (14,3%).
L’obesità è una malattia multifattoriale a forte predisposizione genetica al cui manifestarsi concorrono anche cause di tipo sociale e psicologico. La grande rapidità con la quale si sta diffondendo indica, però, che i fattori ambientali costituiscono la principale componente etiopatogenetica dell’obesità.
Tra le cause ambientali, che determinano l’accumulo di eccessivo grasso corporeo, la sedentarietà e gli squilibri dietetici sono i fattori più importanti. Non va, infatti, sottaciuto il ruolo svolto da una generale riduzione dell’attività motoria legata alla tecnologizzazione della vita contemporanea, né va sottaciuto il ruolo di vere e proprie alterazioni comportamentali legate all’alimentazione. Il progresso ha determinato una forte diminuzione del consumo energetico nella vita di tutti i giorni (uso dell’automobile, ascensore, riscaldamento, le ore di televisione e computer) e l’assunzione sempre maggiore di cibi e di bevande ad alta densità calorica e al tempo stesso poco sazianti. È aumentata infatti l’offerta di cibo disponibile, che è possibile reperire pressoché ovunque, a scapito sia della qualità che dei significati connessi all’alimentazione. Si mangia sempre più cibo “spazzatura”, lo si consuma in qualunque luogo e in qualsiasi momento della giornata. Ne deriva una generale disorganizzazione dello stile alimentare rispetto al quale le giovani generazioni sembrano particolarmente esposte e vulnerabili. Già in età pediatrica l’obesità determina complicanze cardiovascolari, metaboliche, gastroenterologiche, respiratorie, ortopediche e psicologiche. Il trattamento dell’obesità in età pediatrica è gravato da un alto numero di insuccessi a lungo termine e la sperimentazione di terapie farmacologiche è inattuabile nel bambino.
Pertanto il rimedio più efficace è la prevenzione.
La Carta Europea sull'azione di lotta all'
obesità, pubblicata dalla Sezione Regionale Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ribadisce l'importanza e l'urgenza di arginare l'incremento dell' incidenza di obesità sin dall'età evolutiva attraverso misure preventive, che coinvolgono vari attori: politici, scuola, sanità, privati, media, organizzazioni di volontariato, etc. a vario livello.
La giornata si svolgerà con l’ausilio di esperti medici, nutrizionisti, dietisti dell’ADI:
offrendo visite gratuite ai cittadini (rilevamento di peso, altezza e calcolo dell’indice di massa corporea)
fornendo informazioni circa la corretta alimentazione e il corretto stile di vita mediante l’illustrazione della nuova piramide alimentare e della piramide dell’attività fisica
somministrando un questionario sulla attività motoria in età pediatrica e adolescenziale invitando il pubblico a partecipare ad un percorso interattivo di esercizio fisico

Nessun commento:

Dal blog dell'ACP Nazionale