Decreto sicurezza: Appello al Presidente Napolitano

Come è ormai noto il consiglio dei ministri ha approvato il decreto sicurezza.
Le stridenti disuguaglianze tra mondi interconnessi, eppure irrimediabilmente diversi e distanti alimentano tensioni sociali che impongono interventi.
Il governo italiano, focalizzando l’attenzione sugli effetti superficiali dei conflitti profondi che li sottendono, ha licenziato un decreto difensivo che cerca soluzioni nell’espulsione indiscriminata degli extracomunitari e nella blindatura delle città con ronde e inasprimenti delle pene.
Il decreto non prevede iniziative di promozione delle fasce svantaggiate ed escluse che rappresentano il disagio ma anche l’origine della devianza e della delinquenza.
La popolazione a rischio sociale è la più prona anche al maggior rischio sanitario (più malattie, maggiore gravità delle patologie, più ricoveri, più spesa e peggiore qualità delle cure) come l’ACP ha documentato negli anni.
Nelle norme approvate i bambini sembrano del tutto dimenticati. I loro diritti ad avere una famiglia, un nome, la tutela della salute…, diritti sanciti nella carta costituzionale della repubblica italiana, vengono negati da norme accecate dalla xenofobia e dall’egoismo sociale.
L’ACP unita a molte altre associazioni di difesa dell’infanzia ha inviato una lettera appello al Presidente della Repubblica per sottolineare i diritti dei bambini e dar loro voce contro un decreto che li dimentica ma, di fatto, li danneggia.

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Dal blog dell'ACP Nazionale